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Autore Un lupo mannaro americano a Londra
aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 05-05-2002 16:55  
Ho appena finito di vedere "Lupo mannaro americano a londra" (mi riservo di parlarne dopo) e non ho il mitico Mereghetti a portata di mano, avete a portata di mano l'indicazione dell'anno di produzione?
Il mio dubbio è sul fatto se sia stao girato prima o dopo shining.
Io credo dopo, ma volevo averne certezza.
grazie
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Aguy

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placid
ex "eminem"

Reg.: 21 Apr 2001
Messaggi: 2994
Da: Vicenza (VI)
Inviato: 05-05-2002 17:19  
1981 se non erro



Shining invece è del 1980

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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 05-05-2002 17:32  
quote:
In data 2002-05-05 17:19, placid scrive:
1981 se non erro



Shining invece è del 1980


prfetto grazie!
era come pensavo, sapevo, per esperienza diretta che lo staedy-cam era stato predisposto da Garret Brown x shining, mentre adesso lo avevo visto utilizzato in lupo mannaro e mi era venuto il dubbio...invece ora mi confermi che quello che sapevo era corretto
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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 05-05-2002 21:38  
Allora dicevo del film, nn lo vedevo dalkl'uscita al cinema, mi era piaciuto tantissimo (mi sa che alcuni di voi non erano neanche nati) rivedendolo rimango sempre dello stesso avviso, bellissimo esempio di horor comico, con un atenndenza al drammatico.
Gli effetti possono sembrare fin troppo banali, ma sono passati piu' di 20, quindi nn date nulla x scontato, ai tempi mi arrovellavo il cervello x capire come fossero stati fatti, di pari livello in quel periodo c'erano stati quelli di Conan il barbaro.
X me e' il miglior film di Landis e so con questo di scatenare un putiferio.
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DemonSeth
ex "Phibes"

Reg.: 27 Feb 2002
Messaggi: 2048
Da: Catania (CT)
Inviato: 06-05-2002 13:32  
Aguirre, io ero nato!!!
E' un bellissimo film, anche secondo me il migliore di Landis (perchè dicevi che avresti scatenato un putiferio?).
Innovativo sia per la scelta narrativa (buone dosi di humor affiancate ad una storia prettamente horror), sia per gli effetti speciali: la prima trasormazione completa da uomo in lupo mostrata al cinema, senza stacchi, stop-motion o sfumature.
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"Capable du meilleur comme du pire, mais pour le pire je suis le meilleur"

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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 06-05-2002 15:56  
quote:
In data 2002-05-06 13:32, Phibes scrive:
Aguirre, io ero nato!!!
E' un bellissimo film, anche secondo me il migliore di Landis (perchè dicevi che avresti scatenato un putiferio?).
Innovativo sia per la scelta narrativa (buone dosi di humor affiancate ad una storia prettamente horror), sia per gli effetti speciali: la prima trasormazione completa da uomo in lupo mostrata al cinema, senza stacchi, stop-motion o sfumature.




lo sapevo che concordavamo

molti ritengono The blues brothers il migliore, ma io non sono assolutamente d'accordo
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DemonSeth
ex "Phibes"

Reg.: 27 Feb 2002
Messaggi: 2048
Da: Catania (CT)
Inviato: 06-05-2002 16:07  
Per The blues brothers bisognerebbe fare un discorso a parte.
Registicamente parlando il confronto non regge...un lupo mannaro è superiore in tutto.
The blues brothers è un cult movie, sostanzialmente sostenuto dalla presenza di personaggi "ingombranti" (Belushi, Akroyd, Aretha Franklin, Ray Charles, James Braun, Jhon Lee Hooker...ecc) e poi ha una colonna sonora che da sola fa entare di diritto il film nell'olimpo dei cult-movie.
Il lupo mannaro è visionario, stilisticamente geniale (gli incubi di David Naughton dove li mettiamo?), The blues Brothers è divertente, bello da vedere, da ascoltare, ma si nota che la presenza scenica dei protagonisti sfugge dal controllo del regista.
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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 06-05-2002 16:46  
quote:
In data 2002-05-06 16:07, Phibes scrive:
Per The blues brothers bisognerebbe fare un discorso a parte.
Registicamente parlando il confronto non regge...un lupo mannaro è superiore in tutto.
The blues brothers è un cult movie, sostanzialmente sostenuto dalla presenza di personaggi "ingombranti" (Belushi, Akroyd, Aretha Franklin, Ray Charles, James Braun, Jhon Lee Hooker...ecc) e poi ha una colonna sonora che da sola fa entare di diritto il film nell'olimpo dei cult-movie.
Il lupo mannaro è visionario, stilisticamente geniale (gli incubi di David Naughton dove li mettiamo?), The blues Brothers è divertente, bello da vedere, da ascoltare, ma si nota che la presenza scenica dei protagonisti sfugge dal controllo del regista.



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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 06-05-2002 22:59  
restano senza dubbio i migliori film di J.Landis. Lupo Mannaro su blues Brothers. tra l0'altro qui a LOndra è la seconda volta che danno in tv il lupo.... sonodue buonissimi film. io personalamente amo tantissimo anche i Blues brothers. è vero che la musica e i personaggi hanno fatto la storia e il successo del film, ma credo che sia girato davvero bene. un buon modo di fare cinema comico ancora visivamente e non a battute e dialoghi (l'ultimo modo...)
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 05-05-2003 10:02  
Landis riesce sempre a creare un clima di leggerezza e piacere nei suoi film.
Con "Un lupo mannaro..." ci fornisce un soggetto horror condito di uno humour caratteristico nei suoi film.
Molti sono i riferimenti al lupo mannaro con Bela Lugosi, al quale non solo ha fatto riferimento per la spiegazione della storia, ma ha anche ripreso alcune scene.
Vi sono poi degli elementi immancabili nella sua filmografia, come gli incidenti in macchina che si possono vedere in Blues brothers e animal House.
Londra è un ottimo scenario per questo Lupo mannaro che giustamente è entrato nell'immaginazione del colletivo popolare.
Si potrebbe poi interpretare la trasformazione del ragazzo in lupo come quella che si ha nel passaggio da ragazzo ad adulto, ma non credo che sia un'interpretazione che porta a qualche considerazione utile.
Comunque come quasi tutti i film di Landis rivedendolo mi sono gustato un paio d'ore di cinema con la C maiuscola.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 05-05-2003 13:05  
anche io amo entrambi i suoi due miglioi film,asieme a una poltrona per due,anche se forse,non so,preferisco di un'incollatura blues brothers.non solo per la colonna sonora,che comunque è genialmente usata anche nel lupo,ma per un totale coinvolgimento che da la storia in se,e per il divertimento totale e liberatorio.mentre,forse,il lupo resta a tratti irrisolto e meno convincente nei personaggi di contorno,e non c'è un totale coinvolgimento dei personaggi,anche secondari.in più,un musical fatto in questo modo non esisteva ancora,e non esiste tutt'ora,mentre l'horror venato di comico aveva già preso piede.
una curiosità mia,non è quella dell'altrettanto bellissimo ululato,di joe dante,la prima trasformazione di un licantropo?
ciao!

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 05-05-2003 16:56  
Buonissimo utilizzo della'immaginario collettivo e delle leggende popolari, con uno sfondo un Inghilterra inedita e perfettamente accasata con la trama e l'originallissima idea di una trasposizione grottesca di questa atavica leggenda.
Miti svelati anche con Humor nero.
Bravo Landis, peccato che adesso si sia bevuto il cervello!
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 30-05-2003 21:58  
Iniziamo con una breve prefazione (non mia) cinematografca per poi addentrarci nel film vero e proprio:
Lo spettro del licantropo compare sugli schermi cinematografici già nel 1935 con Il segreto del Tibet (Werewolf of London) di Stuart Wolker. Diventa però un cult nel 1941 con L'uomo lupo di George Waggner, interpretato da Lon Chaney Jr. specializzato nei ruoli dell'orrore. Lawrence Talbot (Chaney) viene morso da un licantropo (Bela Lugosi) che in questo modo lo contragia trasformandolo in un mostro assassino che agisce durante il plenilunio.

Nel 1943 esce la prima contaminazione, Frankenstein contro l'uomo lupo di Roy William Neill. Nel 1956 Il mostro della California (The Were Wolf) di Fred S. Sears. Nel 1961 Terence Fisher, con L'implacabile condanna, ambienta una simile vicenda nel XVIII secolo. L'uomo lupo, in questo caso, è figlio di un sadico marchese e più che come un mostro che minaccia l'umanità è rappresentato come una vittima del mondo, abbandonato da tutti, costretto ad isolarsi e a vivere come un selvaggio.

Nello stesso anno escono anche La maledizione dell'uomo lupo e Lycanthropus di Paolo Heusch, in cui la morte di una giovane fanciulla trovata in un bosco e inizialmente ritenuta vittima di un branco di lupi si complica di altri orribili fatti mentre i sospetti cadono su un professore già precedentemente implicato in un caso di licantropia.

Dopo L'uomo lupo (1964) di Freddie Francis, interpretato da Peter Cushing, e la versione al femminile La lupa Mannara (1976) di Rino di Silvestro, nel 1981 esce L'ululato di Joe Dante nel quale una sorta di lupo mannaro che si chiama Eddie Queest terrorizza una cittadina americana fino a quando non viene ucciso dalla polizia grazie alla complicità di una giornalista, Karen White, che è riuscita a dargli un appuntamento. La donna, duramente provata e in preda a un'amnesia, finisce nella clinica di uno psichiatra, il dottor Waggner, nel cui bosco si odono allarmanti ululati. La giornalista scopre così che esistono lupi mannari in una strana relazione con i pazienti dello psichiatra. Finita tra gli artigli dei licantropi la donna è tratta in salvo dal collega Cristopher, ma è già stata contagiata e si trasformerà in un mostro. Mentre cerca di avvisare l'umanità del pericolo che corre, viene uccisa da Cristopher, anche se i lupi mannari non sono ancora sconfitti.

Nel 1981 esce anche l'indimenticabile Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis che ripropone la leggenda del licantropo con una nuova formula che mescola orrore e ironia. Due giovani americani in vacanza in Inghilterra vengono assaliti in una notte di luna piena da un lupo mannaro. Mentre il compagno muore, David Kessler, interpretato da David Naughton, rimane soltanto ferito. Tornato in patria, durante il plenilunio si deforma in diretta tra lancinanti sofferenze in una scena che è passata alla storia: complici le possibilità tecnologiche sempre più affinate e il sottofondo musicale di Blue Moon. Si sveglia nudo allo zoo, nella gabbia dei lupi, e sfugge all'imbarazzante situazione correndo per il parco e coprendosi con un palloncino rubato a un bambino. Dopo vari efferati e spaventevoli omicidi alternati da ironiche scene in cui l'amico morto gli appare come uno zombie sempre più sfaldato, verrà ucciso dalla polizia durante una delle sue sanguinarie scorribande notturne.

Nel 1985 il lupo mannaro si ritrova a sconvolgere con incredibili delitti una cittadina americana in Unico indizio la luna piena, di Daniel Attias, mentre nel 1994 l'uomo lupo ritorna interpretato dall'allucinante Jack Nicholson in Wolf di Mike Nichols.

Una storia con un taglio differente, incentrata su un patologico e commovente caso di licantropia, è trattata nell'episodio "Mal di luna" del film Kaos (1984) dei fratelli Taviani. Isidora, sposata da poco con Batà, durante la prima notte di luna piena scopre che il marito si comporta come un licantropo. Dopo avergli rimproverato di non averla messa al corrente della sua malattia, decide che ogni plenilunio, si barricherà nel suo isolato casolare di campagna, dopo avere estromesso Batà, in compagnia del cugino Saro, di cui è da sempre invaghita, e della madre. Giunta la fatidica notte, mentre Isidora spera di avere la possibilità di tradire il marito, Saro, impietosito dalla sorte del cugino che si dibatte ululando davanti alla casa, invece di abbracciare la donna stringe tra le mani la testa di Batà per alleviarne la sofferenza.

Tra le rivisitazioni parodistiche, invece, si può segnalare la scena finale di Sogni d'oro (1981) di Nanni Moretti, in cui Michele Apicella si trasforma in un licantropo mentre sta mangiando con Silvia, e il più commerciale Voglia di vincere (1985) di Rod Daniel, in cui un giovane di poco successo, scopre di essere un licantropo diventando l'idolo della scuola in un'incredibile partita di pallacanestro che gli procura le simpatie del pubblico femminile.

Adesso passo alla mia libera interpetazione di questo spelendido film di Landis.
Il regista coniugna Humor nero e mitologia senza troppe difficoltà, prendendo in considerazione tutti gli elementi necessari per fare della settima arte memoria storica.
In linea genearale la narrazione e lo script godono dell'ambivalenza tra sogno e stato di veglia. Prima che lo spettatore affronti la narrazione, Landis ci fa godere delle esperienze vissute nei giorni precedenti del protagonista.
Lo script canonico del sogno diventa deviante fino a diventare realtà. Come trasforma le esperienze in realtà?
Nella scene dell'ospedale c'erano fatti la cui successione era rapida ed efficace. Il tempo di questo sogno corre un arco ben definito ma perfettamente in linea con gli strumenti linguistici e di immagine di cui il cinema può usufruire.
Il film corre lungo un processo di co-costruzione dove lo spettatore stesso si vede vittima delle leggende che fin da adolescente rispondeva con argomentazioni poco articolate e competenti.
Ed ecco che di un tratto rinasce la familiarità col supernaturale dove musiche banali ma quanto mai azzeccate rendono l'idea in modo semplicistico ma rivisto i chiave moderna.(Bad Moon Raising, Creedence Crealwater revivals)
Il paesaggio risulta rappresentato e tutelato, così comela leggenda, lasciata intatta.
Come da manuale, l'essere umano perde di consapevolezza, viene influenzato dalla culrura e dai luoghi che lo circondano fino a distruggere tutto cio che concretamente è riuscito a realizzare.
Landis merita perchè il film è piacevole, funzionale alla memoria storica, sdrammatizzata nell'arco di un'ora e mezza.
Licantropo: Cretaura di cui Dio non si curò creando terra e cielo!

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non c'è niente di peggio di una ragazza che la pusher del proprio corpo

[ Questo messaggio è stato modificato da: gmgregori il 30-05-2003 alle 22:07 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: gmgregori il 30-05-2003 alle 22:18 ]

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aguirre

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Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 31-05-2003 08:09  
Io adoro il film di Landis, forse quello che preferisco. Ottimo mix tra drammatico ed umoristico.
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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
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Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 31-05-2003 08:09  
Io adoro il film di Landis, forse quello che preferisco. Ottimo mix tra drammatico ed umoristico.
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